Caffè arabico e digestione: ecco cosa sapere

Il caffè è la bevanda più bevuta al mondo. Quando lo si chiama in causa, sono diverse le miscele che si possono mettere in primo piano. Tra queste, rientra il caffè arabico. Entrando nel vivo dei suoi benefici, un doveroso cenno va dedicato alla capacità di influire positivamente sulla digestione. Vediamo, nelle prossime righe, qualcosa di più su questa proprietà.

Caffè con miscela arabica: come influisce sulla digestione

Le proprietà pro digestive del caffè arabico sono legate proprio alla presenza di caffeina. Questo alcaloide naturale, infatti, stimola, da parte dell’organismo umano, la secrezione di acido cloridrico e di gastrina, ormone peptidico prodotto dalle cellule della nostra mucosa gastrica. Ciò permette di ottimizzare le funzionalità degli enzimi presenti nell’apparato digerente. La caffeina è altresì in grado di stimolare la secrezione di saliva. Ciò permette, di riflesso, di aumentare le quantità di amilasi salivari, enzimi fondamentali per la digestione dell’amido.

Il vantaggio del caffè arabico riguarda il fatto che, rispetto alla miscela robusta, contiene meno caffeina. Questo permette, da un lato, di apprezzare i benefici dell’appena menzionato alcaloide. Dall’altro, invece, consente di non avere problemi nel consumo di caffè se, per esempio, si soffre di acidità di stomaco. Tutto parte ovviamente dalla qualità: bisogna scegliere il prodotto giusto se si ha intenzione di toccare con mano i benefici per la digestione.

Proseguendo con l’elenco degli effetti della caffeina sulla digestione, è essenziale citare i benefici a livello del colon. In questo caso, si parla in maniera specifica di miglioramento della motilità intestinale.

Non c’è che dire: il caffè arabico è davvero un toccasana per l’apparato digerente. Grazie alla sua capacità di incentivare le secrezioni biliari, agevola notevolmente la digestione dei grassi.

Un altro aspetto da non trascurare riguarda la ricchezza in polifenoli, composti antiossidanti che aiutano a prevenire le infiammazioni a carico dell’intestino e di tutto l’apparato digerente in generale.

Per avvalorare quanto riportato relativamente ai benefici del caffè arabico per la digestione citiamo una revisione, pubblicata sulla rivista Nutrients nel gennaio 2022 che, concentrandosi sui risultati di 194 studi, ha scoperto che, a fronte di un consumo moderato di caffè, pari a 3-5 tazzine al giorno, è possibile apprezzare benefici importanti riguardanti il benessere degli organi coinvolti nei processi di digestione.

Come scegliere il caffè arabico perfetto

La miscela arabica è a dir poco speciale. Quando la si chiama in causa, infatti, è necessario specificare che, a seguito del naturale processo di digestione, viene intaccata la struttura chimica della caffeina. Ciò porta il consumatore ad apprezzare un sapore affine a quello del cioccolato. Si tratta a tutti gli effetti di una tipologia di caffè adatta ai palati fini.

Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno all’importanza della scelta del caffè giusto ai fini della scoperta completa delle proprietà, in particolare di quelle legate alla digestione. Quali sono i consigli per trovare la miscela giusta? Prima di tutto, è il caso di informarsi sull’esperienza dell’azienda che la vende. Scegliere caffè di qualità è tutto tranne che banale. Bisogna essere in grado, infatti, di selezionare sulla base di criteri tecnici le varie miscele.

Essenziale è altresì interrogarsi su quelli che sono i propri gusti. Il caffè arabico, come già accennato, è molto particolare. Nelle situazioni in cui non si ha intenzione di portare a casa una miscela troppo acidula, è bene evitare il 100% arabica. Molto meglio, in questi frangenti, un prodotto caratterizzato da una percentuale di robusta.

La miglior strada da seguire è quella che vede in primo piano il tempo, quel tempo che è fondamentale prendersi per leggere bene l’etichetta del prodotto che si sta per acquistare. Ciò vuol dire, per esempio, informarsi sulla provenienza delle miscele. Le migliori arrivano dai Paesi del Sud America.