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La gestione dell’inventario nelle piccole imprese: gli strumenti per migliorare l’efficienza

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di Redazione

17/07/2025

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Per una piccola impresa il magazzino rappresenta un capitale e, se non è gestito nel modo corretto, può costituire anche la causa di pesanti perdite. Le giacenze in esubero, infatti, bloccano denaro che potrebbe finanziare marketing o sviluppo e le carenze croniche costringono il cliente a cercare un fornitore alternativo.

Quindi, gestire con cura il materiale presente diventa essenziale per tutelare margini e reputazione. È bene attuare un percorso pratico, sostenibile anche con budget ridotti, che unisca metodi organizzativi collaudati e tecnologie oggi economicamente accessibili, per far diventare il deposito una risorsa invece che un centro di costo.

La codifica e la catalogazione: perché partire dai codici

Al centro del controllo inventariale c’è senza dubbio l’identificazione certa dell’articolo. A questo scopo, è fondamentale applicare il codice EAN appena la merce oltrepassa la soglia del magazzino, per collegare senza ambiguità prodotto e database.

La scansione ottica aggiorna costantemente le giacenze, archivia lotto e data di scadenza e azzera gli errori di trascrizione. L’addetto, che opera su un’interfaccia semplice, sposta il materiale, prepara gli ordini e conduce verifiche cicliche senza digitare numeri: una sola lettura del codice a barre genera, infatti, più azioni automatizzate.

È proprio la codifica uniforme a ridurre le discrepanze inventariali e a consentire di risalire rapidamente al fornitore in caso di difformità qualitativa.

Strumenti software modulari e flessibili

Negli ultimi anni i provider di software gestionale hanno rilasciato piattaforme pensate per strutture con poche postazioni. Con un canone mensile e un’installazione che richiede poco tempo, questi sistemi riescono ad integrare anagrafiche, ordini di acquisto, documenti di trasporto e fatture.

Il modulo di riordino calcola il quantitativo minimo combinando consumo medio e oscillazioni stagionali. Quando un codice scende sotto la soglia di sicurezza, il programma genera la proposta di ordine e avverte il responsabile con notifiche push o e-mail.

Le dashboard predefinite visualizzano margine lordo, rotazione e giorni di copertura, mentre un sistema di API aperte permette di collegare facilmente la piattaforma al negozio online o al sistema contabile senza dover scrivere codice proprietario.

Automazione leggera e IoT a misura di budget

Con l’aumento dei volumi la lettura manuale dei codici a barre diventa un collo di bottiglia. Esistono tag RFID passivi, ormai piuttosto economici, che consentono di censire interi pallet semplicemente facendoli transitare sotto un arco dotato di antenna.

Inoltre, i sensori IoT, connessi via Wi-Fi oppure tramite reti a lungo raggio a basso consumo, rilevano il livello di riempimento dei contenitori e inviano un avviso alla dashboard quando la copertura scende sotto il limite stabilito.

Grazie a questa infrastruttura, il conteggio di fine giornata richiede pochi minuti e il margine di errore scende notevolmente. Una piccola unità di controllo, che può essere collocata in ufficio o può essere in una piattaforma cloud privata, raccoglie i dati, li processa e li inoltra al gestionale, evitando doppi inserimenti.

Metodi di controllo delle scorte

Classificare le referenze in base alla loro rilevanza economica permette, inoltre, di concentrare le energie sui prodotti che incidono maggiormente sul risultato. È possibile adottare un sistema di analisi ABC, che assegna la classe A ad un numero limitato di codici ad alto valore di consumo annuo, sottoposti a verifiche frequenti, e la classe C agli articoli a rotazione lenta, controllati con intervalli più lunghi.

Per le imprese che lavorano su commessa, la logica che consiste negli ordini richiesti solo quando è necessario permette di ridurre la giacenza al minimo indispensabile grazie a fornitori attenti e a consegne ben organizzate.

Nei settori stagionali, la combinazione di scorta e previsioni basate su serie storiche garantisce copertura senza accumulare eccedenze. Integrare più tecniche, invece che affidarsi a un solo metodo, aiuta a bilanciare costo di stoccaggio, livello di servizio e rischio di carenza di risorse.

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