C’è chi adora passeggiare per le vie del centro, lanciando occhiate alle vetrine luccicanti e lasciandosi sedurre dagli abiti esposti sui manichini. C’é chi adora entrare nei negozi, provarsi cento vestiti, guardarsi allo specchio da ogni angolo e riempire di domande e richieste di consigli i negozianti. E C’è chi invece ha un atteggiamento più pragmatico nei confronti dello shopping, non ama perdere tempo tra la calca di persone che affollano i negozi, o semplicemente di tempo non ne ha, e preferisce quindi la comodità di uno schermo e di un mouse, per aprire infinite possibilità di acquisto tra diverse taglie, varietà e qualità di prodotti di abbigliamento.
Online, possiamo comprare qualsiasi cosa, ed il fashion si presenta come il terzo settore merceologico per valore degli acquisti in Italia, dopo il turismo e l’elettronica.
Le piattaforme di vendita di abbigliamento possono essere e-commerce multimarca (qui trovate le opinioni su Alexoo, distributore di abbigliamento femminile), oppure il brand stesso, eliminando parte della filiera distributiva, può fornire servizi di vendita diretta al cliente, secondo il cosiddetto modello V-commerce.
Il successo della vendita di abbigliamento online è da ricondursi principalmente a due fattori: l’abbattimento dei prezzi riconducibili alla presenza fisica del negozio, e servizi snelli e agevoli per il cliente, quali tempi di consegna convenienti, resi gratuiti e veloci, maggiore assortimento rispetto ai canali tradizionali.
Per superare infatti l’ovvio ostacolo dell’impossibilità di provare il capo indosso nel negozio, le piattaforme di vendita online devono aumentare la loro attrattività non mancando a certi requisiti. Questi sono in primo luogo l’ampiezza della gamma, che agevolmente supera quella dei punti vendita fisici. Sono necessari dettagli esaustivi relativamente a taglie, materiale, vestibilità del prodotto, per sopperire alla mancanza della prova in camerino. La convenienza è importante, il negozio online deve poter offrire capi ad un prezzo inferiore di quelli di un negozio fisico, avendo abbattuto i costi, ed offrire sconti e promozioni in diversi periodi dell’anno. Inoltre, per superare l’ostacolo della mancanza della prova davanti allo specchio, spauracchio per molti clienti che tentennano davanti all’esperienza online proprio per questo motivo, l’e-commerce dovrebbe aumentare la sua desiderabilità garantendo servizi di reso o cambio prodotto veloci ed economici, se non addirittura gratuiti.
Bisognerebbe poi tenere a mente che spesso l’atto di comprare un vestito non risponde semplicemente ad un’esigenza utilitaristica, ma è l’appagamento di un desiderio, che ci aiuta ad avvicinarci sempre più all’idea che vorremmo di noi stessi. E ‘il viaggio verso un ideale ed una coccola che ci concediamo di tanto in tanto con autoindulgenza. Lo spazio online, quindi, dovrebbe regalare un’ esperienza d’acquisto allettante quanto quella provata nel negozio fisico. Il design del sito deve essere piacevole ed efficace, la selezione dei prodotti attenta, ed i capi devono essere presentati con cura.
Considerati i trend di crescita ‘dell’e-commerce, i negozi fisici perderanno quindi completamente la loro ragion d’essere? No, non è questo il caso. Si andrà però sempre più verso uno spostamento di prospettiva e di funzionalità, trasformandosi più che altro in generatori di esperienza, per permettere al consumatore di entrare in contatto con il brand e conoscerlo meglio. Una vetrina fisica quindi, che apre le porte ad un’esperienza che si approfondirà e concluderà nel canale online.