Molte coppie non riescono ad avere figli e per questo, non volendo rinunciare alla genitorialità, decidono di affrontare un’adozione. E’ una scelta che merita ammirazione e sostegno, donare amore al bambino che è frutto del tuo stesso sangue è naturale, donare lo stesso amore ad un bambino generato da altri non è altrettanto facile, per questo è un atto degno di ammirazione.
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Come adottare un bambino italiano
Quando si è maturata la decisione di affrontare un’adozione esistono diversi passi da fare, la strada è lunga perché le Autorità devono essere convinte dell’idoneità della coppia ad adottare un bambino, in termini di motivazione, di capacità genitoriale e di possibilità economiche e sociali per affrontare un passo così importante.
In molti si domandano perché se arriva un figlio naturale non si anno certo a guardare tanti particolari mentre lo si fa per donare amore ad un bambino “già fatto”.
Nelle indagini che i Servizi sociali svolgono per dare il proprio parere al Tribunale dei Minori si va a vedere lo spazio dell’appartamento in cui verrebbe a trovarsi il bambino, addirittura l’esposizione della sua futura cameretta e molti altri particolari.
Spesso, soprattutto nelle adozioni internazionali, i bambini vivono in loco in situazioni alquanto precarie per cui anche una topaia italiana per quanto squallida sarebbe una reggia al confronto ma per i servizi sociali un modesto appartamento potrebbe essere di ostacolo, senza contare l’amore che il bambino riceverebbe nonostante la modesta sistemazione.
Lasciamo perdere queste polemiche e vediamo, invece, cosa occorre fare per adottare un bambino.
Adottare un bambino, ecco i primi passi
La prima cosa da fare è rivolgersi al Tribunale dei Minori competente territorialmente per dare la disponibilità all’adozione. Si tratta di una domanda da compilare e presentare con diversi documenti tra cui:
- certificato di nascita degli aspiranti adottanti
- stato di famiglia e certificato di buona salute redatto dal medico di base
- certificato del casellario giudiziario
- dichiarazione di consenso dei nonni
Quest’ultimo potrebbe rappresentare un ostacolo per gli aspiranti genitori poiché in molti casi i futuri nonni sono contrari all’adozione per diversi motivi e un loro mancato assenso è un problema per l’avvio delle pratiche.
Adozioni: Servizi Sociali e Idoneità
Il Tribunale dei minori una volta ricevuta la domanda e la documentazione idonea, trasmette ai Servizi Sociali la documentazione e questi avviano la loro indagine tendente a valutare le potenzialità genitoriali, l’effettiva presenza dei requisiti base per l’adozione, raccogliere informazioni relative alla coppia richiedente in termini familiari e personali nonché sociali dei coniugi.
Tutto si svolge in un numero elevato di incontri e di ispezioni anche nella casa che dovrà poi essere la casa del bambino, la salubrità degli ambienti, la spaziosità, le condizioni generali e anche l’esposizione solare della cameretta.
Come detto, una severità anche esagerata nelle valutazioni in cui l’amore che il bambino potrà ricevere sembra quasi passare in secondo piano a favore di parametri fisici.
Al termine di tutto l’iter dei Servizi Sociali che comporta tempi anche piuttosto dilatati, gli stessi relazionano al Tribunale dei Minori che nel termine di due mesi dalla ricezione della relazione deve pronunciarsi sull’idoneità o meno della coppia o richiedere eventualmente un supplemento di accertamenti.
Dopo l’idoneità all’adozione
Siamo arrivati finalmente al rilascio dell’idoneità all’adozione da parte del Tribunale dei Minori e qui la strada si divide.
Adottare un bambino in Italia
Il Giudice Minorile sceglie, tra tutte le coppie che hanno ottenuto l’idoneità all’adozione, quella che ritiene maggiormente adatta ad accogliere il bambino adottabile, sulla base delle caratteristiche specifiche del bambino e della coppia.
La coppia scelta comincerà ad incontrare il bambino nella struttura che lo ospita per cominciare a conoscerlo e infine lo accoglierà presso la casa famigliare.
Adozioni internazionali, come fare
Per l’adozione internazionale, ottenuta l’idoneità, occorre affidarsi ad un Ente autorizzato che si occuperà di tutte le pratiche per l’adozione nel Paese di provenienza del bambino.
Ci sono tanti enti che operano in diversi Paesi del mondo, per cui la scelta dell’Ente deve essere fatta anche in funzione del Paese da cui si intende adottare il bambino.
Una volta completato l’iter burocratico e avuto indicazione del bambino adottabile dal Paese estero, l’Ente convoca i genitori adottivi e propone loro il bambino prescelto.
Se tutto va bene viene organizzato il viaggio nel Paese di origine del bambino per il primo incontro e la conclusione degli atti legali, dopodiché la coppia con il bambino può rientrare in Italia, si autorizzazione della Commissione per le Adozioni e a fronte del ricevimento della documentazione relativa all’incontro avvenuto nel Paese estero, l’autorizzazione all’adozione e il consenso dei coniugi. Da qui parte la nuova famiglia con il bambino adottato.