Ci siamo abituati ormai alla grandezza del Colosseo, per noi è normale passeggiare per le strade di Roma e ritrovarsi ad un certo punto davanti alla maestosità del Colosseo. Ma ci pensate se semplicemente il Colosseo non esistesse e ad un ingegnere edile o ad un architetto venisse in mente di progettarlo e costruirlo ora, nel 2019?
L’inizio della costruzione del Colosseo risale al 72 d.C, un’epoca in cui le risorse, i materiali, le infrastrutture erano davvero irrisorie rispetto a quelle disponibili al giorno d’oggi. Ci vollero, infatti, quasi dieci anni per completare questo capolavoro di ingegneria edile. Se costruire un edificio come il Colosseo all’epoca era complicato dal punto di vista logistico, dal punto di vista della ricerca dei fondi era tutto più semplice.
Il Colosseo è stato infatti commissionato dall’imperatore Vespasiano, all’epoca a capo della città di Roma e fu egli stesso a trovare i finanziamenti per realizzare l’opera. Ai tempi dell’antica Roma, complice anche il fatto che la moneta corrente era spesso ancora il baratto, non erano necessarie somme inverosimili per realizzare opere architettoniche anche di grande entità come il Colosseo stesso.
Fu la famiglia dello stesso imperatore dell’epoca a contribuire con il massimo della donazione poi, man mano che l’anfiteatro prendeva forma furono anche altri a voler contribuire al grande progetto che diventò poi un simbolo incancellabile della potenza del popolo romano e, in seguito, della maestosità dell’Italia stessa. Al contatrio se il Colosseo venisse costruito nel 2019 sarebbero necessari ben 338 milioni di euro; una cifra davvero importante che oltre a dover essere in qualche modo raccolta, necessiterebbe anche di una team imponente di personale addetto alla costruzione. Ingegneri, geometri, architetti del 2019 sostituirebbero tutto i manovali dell’epoca, che si improvvisavano anche tecnici esperti delle misurazione.
Anche se il progetto e la costruzione da realizzare è la stessa, farlo nel 70 d.C e nel 2019 ha le sue differenze sia in termini di tempistiche che di divisione dei ruoli: al giorno d’oggi questo tipo di imprese sono molto più organizzate, più definite, ogni passaggio ha un ordine preciso e soprattutto ci sono molti controlli periodici che dovrebbero imperdire grossi errori di valutazione e danni gravi alla struttura e soprattutto in questo modo si dovrebbe garantire una vita più lunga al monumento.
La differenza di costi da investire per realizzare grandi opere tra il periodo storico in cui sono state eseguite e i tempi moderni è ingente anche nel caso di altri monumenti famosi. I 338 milioni di euro necessari per costruire ora il Colosseo vengono superati solamente dai 780 milioni che occorerrebbero per realizzare nel 2019 la Grande Piramide di Giza costruita nel 2550 a.C in ben 20 anni di tempo. Per completare l’opera titanica furono necessari migliai di braccianti che provenivano dal mondo dell’agricoltura oppure erano già in condizione di schiavitù e quindi furono costretti a contribuire con la forza lavoro alla realizzazione della piramide. Passando a delle opere più recenti, anche la Torre di Pisa, che fu realizzata a partire dal 1173, potrebbe essere costruita ora per la modica cifra di 3,6 milioni di euro.
Chi può dire se il lavoro fatto al giorno d’oggi risulterebbe migliore e la tipica pendenza della Torre dovuta al peso del marmo utilizzato non esisterebbe. Uno dei simboli di Parigi, la Tour Eiffel fu inaugurata nel 1889 dopo poco più di due anni di lavori da parte di migliaia di operai e una spesa di quasi 32 milioni di euro.
Costruire la Tour Eiffel oggi costerebbe invece alla popolazione francese “solamente” 27,6 milioni di euro. Anche la torre più importante di Londra, il Big Ben, costruito nel 1858 in poco più di un mese di lavori, oggi farebbe risparmiare 150 mila euro al governo britannico. La realizzazione di quest’opera costò infatti 349 mila euro ma se fosse costruito adesso, il Big Ben verrebbe a costare 200 mila euro.